mercoledì, agosto 30, 2006

A che gioco giochiamo?

In questa estate così umida, per l'ennesima volta nella mia esistenza, ho constatato quanto poco siano compatibili con me le fluttuazioni incostanti dell'umano pensiero, soprattutto dell'umano pensiero italiano. Lasciamo stare il nostro governo, che dopo aver usato come argomento elettorale il ritiro totale dei militari italiani da Iraq e Afghanistan, manda 3.000 soldati in Libano, più di qualsiasi altra europeissima nazione! Cosa sacrosanta, a mio avviso, ma obiettivamente un po' risibile, visto che in Italia sembra non esserci un centesimo per far niente. D'altronde, lo dico da qualunquista, preferisco che ogni euro delle mie tasse (esclusi quelli che volontariamente dono alla Chiesa Cattolica) venga speso per i nostri soldati in missione, piuttosto che per le scorte delle mogli di un ministro qualsiasi...
Ma, tornando a noi, la vera confusione io questa estate l'ho fatta col Meeting e soprattutto con Antonio Socci. Facciamo un po' la cronaca, come l'ho letta io:

1) parte il Meeting e fa presentare l'ultimo libro postumo di Don Giussani al ministro Bersani, quello del decreto, il comunista più liberale che ci sia in Italia. Quello che ci ha tenuti allegri tutta l'estate, facendoci parlare di tassisti e farmacie. Faccio notare a margine che, per quel che mi riguarda direttamente, con questo decreto, gli sconti sui libri (finora fissati ad un massimo del 15%) sono stati in pratica liberalizzati, con grande danno per i punti vendita e gli editori piccoli e indipendenti... Come per i farmaci, anche lo sconto libero sui libri era uno degli obiettivi primari delle Coop emiliano-romagnole, raggiunto nei primi 100 giorni!

2) Socci risponde che Bersani è un eretico, un pelagiano, e che non c'entra niente con Giussani. Perciò, Socci non va al Meeting!
E vai a rispolverare i libri di storia. Ti fai una cultura su Pelagio e tutte le eresie (non si sa mai!) e quando, pur criticando Socci perché disertare il Meeting per ripicca è un po' infantile, pensi di aver capito...

3) Bersani risponde alle invettive Socci. Afferma che non è un pelagiano (!), e che sa quanto il dibattito su questa eresia sia attuale e importante (!!!). Quindi conclude:

"Chiedo allora: come si fa a parlare di radici cristiane dell’Europa (locuzione che ho condiviso in ogni sede) e poi pensare che la discussione su quelle radici sia una esclusiva dei chierici o degli illuminati?" (Libero 13/08/06)
E allora io comincio a fare confusione. Perché è vero che l'atteggiamento di Socci è stato saccente ed esclusivo, ma è anche vero che un tale atteggiamento ricalca (purtroppo per Socci) proprio gli odiosi snobismi laico-progressisti della sinistra, così solerte a scavare fossati per decidere chi possa parlare e di cosa.

4) da qui non ci ho capito più niente: Socci si scusa con Bersani (che considera "uno fra i migliori della sua parte e della parte avversa") e dà addosso al Meeting. Dice che Amicone lo ha sfidato a duello, ma poi si è tirato indietro. Fa un altro articolo sparando ancora a zero sul Meeting, di cui riporto solo questo ulteriore saccente snobismo nostalgico:
La “sparizione” di CL e della sua originalità, fagocitate dalla Cdo, ha provocato anche la decadenza culturale del Meeting. Nelle epoche passate qui potevi incontrare e ascoltare persone come Testori, Frossard, Sassu, Divo Barsotti, Orazio Costa, Zeri, Vladimir Bukovskij, Jerome Lejeune, Emmanuel Levinas, Mario Luzi, Del Noce, Nolte, Zinovev, Delannoy, Potock, Z. Medvedev, Rubbia, Culianu, Kazuo Ohno, Martha Graham, Abbé Pierre, O’Callaghan, Ries, Zanussi, Jean Guitton. Con tutto il rispetto nelle ultime due edizioni le proposte culturali sono state Alessandra Borghese, Claudio Risé, Beatrice Buscaroli, Angela Pellicciari, Marco Bona Castellotti e Michele Mirabella (quello di Elisir).

5) Socci fa un panegirico di Walter Veltroni, di cui è appena uscito un libro, e scopre tra le pagine di uno dei leader più pericolosi (perché piace a troppi) della sinistra, uno dei temi più importanti della cultura cattolica: la ricerca del padre, come ricerca di Dio. Ecco come conclude:

Il nuovo libro di Veltroni sembra avere ancora come tema la ricerca a ritroso di un figlio negli eventi che portarono alla morte del padre. Vedremo se il narratore avrà la mano felice, leggera e commossa, che ebbe in “Senza Patricio” (nome, peraltro, che contiene la radice di “pater”). La figura del “padre” era ritenuta un tempo “di destra”. Con il ’68 furono fatti fuori ad un tempo, e non a caso, il padre e Dio. La Sinistra è nata da quella stagione che ha fatto naufragio e ora è orfana. Un suo filosofo di rilievo come Gianni Vattimo lamenta che – con il crollo di Marx e del positivismo – “cadute le ragioni filosofiche dell’ateismo”, si sia rimasti atei per abitudine. Senza porsi domande. Ma le domande vere si fanno spazio in qualche modo. E nelle pagine di Veltroni dalla ricerca del padre traspare questa nostalgia di Dio, questa sua angosciosa mancanza.


Che pensare? Io al Meeting ci sono stato e mi è anche piaciuto, come gli altri anni. Tra l'altro ho assistito alla presentazione dei libri di due dei personaggi che Socci dileggia: Risé e Rondoni, e ne sono uscito arricchito. Credo che la spiritualità di Don Giussani sia più che mai viva e vivace e che comunque si manifesti anche attraverso il Meeting. Aspettiamo...
PS: tutti gli articoli sono rintracciabili sul sito di Antonio Socci

Etichette: , , ,

sabato, novembre 19, 2005

Appello all'educazione del popolo

Copincollo dal sito tg.com

17/11/2005

Appello all'educazione del popolo
La lista dei primi firmatari
APPELLO
Se ci fosse una educazione del popolo tutti starebbero meglio

L’Italia è attraversata da una grande emergenza. Non è innanzitutto quella politica e neppure quella economica - a cui tutti, dalla destra alla sinistra, legano la possibilità di “ripresa” del Paese -, ma qualcosa da cui dipendono anche la politica e l’economia. Si chiama “educazione”. Riguarda ciascuno di noi, ad ogni età, perché attraverso l’educazione si costruisce la persona, e quindi la società. Non è solo un problema di istruzione o di avviamento al lavoro.
Sta accadendo una cosa che non era mai accaduta prima: è in crisi la capacità di una generazione di adulti di educare i propri figli.Per anni dai nuovi pulpiti - scuole e università, giornali e televisioni - si è predicato che la libertà è assenza di legami e di storia, che si può diventare grandi senza appartenere a niente e a nessuno, seguendo semplicemente il proprio gusto o piacere. È diventato normale pensare che tutto è uguale, che nulla in fondo ha valore se non i soldi, il potere e la posizione sociale. Si vive come se la verità non esistesse, come se il desiderio di felicità di cui è fatto il cuore dell’uomo fosse destinato a rimanere senza risposta. È stata negata la realtà, la speranza di un significato positivo della vita, e per questo rischia di crescere una generazione di ragazzi che si sentono orfani, senza padri e senza maestri, costretti a camminare come sulle sabbie mobili, bloccati di fronte alla vita, annoiati e a volte violenti, comunque in balia delle mode e del potere. Ma la loro noia è figlia della nostra, la loro incertezza è figlia di una cultura che ha sistematicamente demolito le condizioni e i luoghi stessi dell’educazione: la famiglia, la scuola, la Chiesa. Educare, cioè introdurre alla realtà e al suo significato, mettendo a frutto il patrimonio che viene dalla nostra tradizione culturale, è possibile e necessario, ed è una responsabilità di tutti. Occorrono maestri, e ce ne sono, che consegnino questa tradizione alla libertà dei ragazzi, che li accompagnino in una verifica piena di ragioni, che insegnino loro a stimare ed amare se stessi e le cose. Perché l’educazione comporta un rischio ed è sempre un rapporto tra due libertà.È la strada sintetizzata in un libro cruciale, nato dall’intelligenza e dall’esperienza educativa di don Luigi Giussani: Il rischio educativo. Tutti parlano di capitale umano e di educazione, ci sembra fondamentale farlo a partire da una risposta concreta, praticata, possibile, viva. Non è solo una questione di scuola o di addetti ai lavori: lanciamo un appello a tutti, a chiunque abbia a cuore il bene del nostro popolo. Ne va del nostro futuro.
PER ADERIRE SCRIVERE A info@appelloeducazione.it
Primi firmatari Appello Educazione
Allam Magdi, vice direttore Corriere della Sera
Amicone Luigi, direttore Tempi
Astorri Romeo, preside della facoltà di giurisprudenza Università Cattolica del Sacro Cuore
Avati Pupi, regista
Bavetta Sebastiano, professore di economia London School of Economics Londra
Bazoli Giovanni, presidente Banca Intesa
Bechis Franco, direttore Il Tempo
Belpietro Maurizio, direttore il Giornale
Bersanelli Marco, professore di astrofisica Università degli Studi di Milano
Bertazzi Pier Alberto, professore di medicina del lavoro Università degli Studi di Milano
Bonacina Riccardo, direttore editoriale Vita
Boffo Dino, direttore Avvenire
Borghesi Massimo, professore di filosofia morale Università di Perugia
Borgna Eugenio, libero docente in Clinica delle malattie nervose Università degli Studi di Milano
Botturi Francesco, professore di filosofia morale Università Cattolica del Sacro Cuore
Branciaroli Franco, attore Calearo Massimo, presidente Federmeccanic
Campiglio Luigi, prorettore Università Cattolica del Sacro Cuore
Caprara Massimo, scrittore
Cesana Giancarlo, professore di medicina del lavoro Università degli Studi di Milano Bicocca
Chiosso Giorgio, professore di storia dell’educazione Università degli Studi di Torino
Colombo Valentina, professore di lingua e letteratura araba Università della Tuscia
Cominelli Giovanni, esperto di politiche scolastiche
De Bortoli Ferruccio, direttore Il Sole 24ore
De Maio Adriano, presidente Istituto Regionale di Ricerca della Lombardia – IreR
Doninelli Luca, scrittore
Farina Renato, vice direttore Libero
Feliciani Giorgio, professore di diritto canonico Università Cattolica del Sacro Cuore
Ferrara Giuliano, direttore Il Foglio
Grassi Onorato, professore di storia della filosofia medievale Lumsa Roma
Guzzetti Giuseppe, presidente Fondazione Cariplo
Israel Giorgio, professore di storia della matematica Università degli Studi di Roma-“La Sapienza”
Liguori Paolo, direttore TGCOM Mediaset
Mazza Mauro, direttore TG2 Rai
Mazzotta Roberto, presidente Banca Popolare di Milano
Mazzuca Giancarlo, direttore Quotidiano Nazionale
Morpurgo Claudio, vice presidente Unione delle Comunità Ebraiche Italiane - Ucei
Muccioli Andrea, responsabile comunità San Patrignano
Mussari Giuseppe, presidente Fondazione Monte dei Paschi di Siena
Nembrini Francesco, presidente Federazione Opere Educative - Foe
Ornaghi Lorenzo, rettore Università Cattolica del Sacro Cuore
Persico Roberto, presidente Associazione Professionale Diesse
Polito Antonio, direttore Il Riformista
Quagliariello Gaetano, presidente Fondazione Magna Carta
Ribolzi Luisa, professore di sociologia dell’educazione Università degli Studi di Genova
Risè Claudio, psicoanalista
Rondoni Davide, poeta
Rossella Carlo, direttore TG5 Mediaset
Roth Luigi, presidente Fondazione Fiera Milano
Roversi Monaco Fabio Alberto, presidente Fondazione Carisbo
Sapelli Giulio, professore di storia economica Università degli Studi di Milano
Scaglia Silvio, presidente Fastweb
Squinzi Giorgio, amministratore unico MAPEI
Ugolini Elena, preside Liceo Malpighi di Bologna
Versace Santo, presidente Gianni Versace spa
Vignali Raffaello, presidente Compagnia delle Opere
Vittadini Giorgio, presidente Fondazione per la Sussidiarietà
Zamagni Stefano, professore di economia politica Università degli Studi di Bologna

Etichette: , , , , ,

  • LA MIA PAGINA SU FACEBOOK
  • MIA RASSEGNA STAMPA
  • IL SUSSIDIARIO.NET
  • ASIANEWS
  • DEUS CARITAS EST
  • SPE SALVI
  • LETTERA DEL SANTO PADRE AI VESCOVI, AI PRESBITERI, ALLE PERSONE CONSACRATE E AI FEDELI LAICI DELLA CHIESA CATTOLICA NELLA REPUBBLICA POPOLARE CINESE
  • Motu Proprio Summorum Pontificum sulla "Liturgia romana anteriore alla riforma del 1970"
  • SOSTEGNO AL GRAN DUCA DEL LUSSEMBURGO
  • INSEGNANTI E GENITORI: NO ALLO STATO CHE DROGA. UNA RACCOLTA DI FIRME PER IL BENE DEI NOSTRI FIGLI
  • IL COVENANT MARRIAGE
  • IL REPLICANTE
  • CATIA L'HA VISTO
  • PALADINI DELL'OCCIDENTE
  • Il Blog di Costanza Miriano
  • 40 per 40
  • Diario di bordo Il blog di Claudio Risé
  • Claudio Risé
  • in particolare la pagina:"documento per il padre"
  • Libreria del Ponte
  • Tempi
  • Lo Straniero di Antonio Socci
  • Fatti sentire
  • Papa Ratzinger blog [5]
  • Sacri Palazzi di Andrea Tornielli
  • Cara Irma...
  • La Z di Zoro
  • Free Your Mind di Fulvia Leopardi
  • CUORE DI CHINA
  • IL LUNGO ADDIO
  • LE BLOG DE NEPO...
  • PALAZZO APOSTOLICO di Paolo Rodari
  • RADICICRISTIANE
  • KATTOLIKO PENSIERO
  • CROSSROADS
  • ALEF
  • IL FILO A PIOMBO
  • ETENDARD
  • L'ORA DEL VESPRO
  • Il Foglio
  • Il Foglio: lista per la moratoria
  • Giovanni Salizzoni
  • Claudio Risé
  • Francesco Agnoli
  • Mammestufe di Diana Zancheddu
  • Olimpia Tarzia
  • Lista Ferrara Lombardia
  • Lista Ferrara Liguria
  • Loris Brunetta
  • Giorgio Gibertini
  • Matilde Leonardi
  • Elisabetta Pittino, Stefano Savoldi e Paolo Picco,
  • Francesca Talamucci
  • Marco Tumbiolo
  • Passaggio al bosco
  • Maschi selvatici
  • Carlo Melina
  • Asianews: dossier moratoria
  • CAV ambrosiano
  • Movimento per la vita
  • Associazione Comunità Papa Giovanni XXIII
  • S.A.V. Bologna
  • BIOS Bologna