Fate spazio
Qualche mese fa Marco Pannella scrisse a Beppe Grillo queste bestialità:
“Se non imbocchiamo subito la strada di un “rientro dolce” della popolazione del pianeta da 6 miliardi di persone più o meno alla metà nell’arco di 4 o 5 generazioni, di un secolo, continueremo ad esser travolti dallo tsunami natalista, che ha visto alleati nei decenni precedenti sia i poteri fondamentalisti clericali, Vaticano in testa, sia il Potere dell’Impero sovietico e quelli fascisti, nazisti, totalitari di ogni tipo, che hanno imposto e impongono all’umanità di procreare, di moltiplicarsi bestialmente, irresponsabilmente, condannando centinaia di milioni di bambini a morire di fame, stenti, guerre…”
“Rientro dolce”: mi angosciano questi termini usati per camuffare lo sterminio. Oggi non hanno parlato d’altro che di “suicidio assistito”, di “buona morte” e io pensavo a Mabel ne “Il padrone del mondo” e al suo desiderio esaudito di farla finita con un mondo che l’aveva delusa. Solo delusa, perché oggi ci arrendiamo di fronte al dolore fisico, ma il confine è labile e domani chiederemo allo Stato di darci una “buona morte” per un qualsiasi futile motivo, ormai incoscienti dell’irreversibilità del gesto.
Ma il progetto prevede proprio questo. Bisogna fare spazio: la terra non è luogo per tutti. La terra deve trasformarsi nell’esclusivo asettico salotto, in cui vengono invitati solo pochi eletti. Questa élite così affascinante sarà creata in laboratorio con scrupolosa attenzione per la perfezione di ogni gene. Avrà spazio a sufficienza, natura, aria, sole, cielo e cibo a volontà. Potrà ricreare il Paradiso in terra, e lo farà da sola senza l’aiuto di Dio. Che importa se questo comporterà la sparizione di 2/3 del genere umano. Con aborti chimici ed eutanasie casalinghe nessuno soffrirà. E se ne andranno (o non nasceranno) i malati, i vecchi, gli imperfetti, ma pure i grassi, i troppo magri, gli antipatici, e soprattutto i Cristiani. Quei rompiscatole, ossessionati dal rispetto per la vita, qualsiasi piccolo, apparentemente insignificante brandello di vita.
“Quelli che conquistarono il decadente Impero Romano attraverso il semplice aiuto reciproco, atteggiamento sconosciuto nel mondo pagano, che permetteva loro di diminuire di molto la mortalità durante le epidemie. Quelli che, proibendo aborto e infanticidio, soprattutto di bambine, per primi diedero dignità alle donne e permisero un incremento demografico sano e duraturo. Quelli che offrirono da subito una speranza a chi era tenuto ai margini” (adattato da A. Socci, I Nuovi perseguitati, pagg. 22- 23).La persecuzione contro i Cristiani continua. Ancora oggi, infatti, dopo più di 2000 anni, è sempre più forte l’insofferenza di chi non tollera che, non solo il Regno dei Cieli, ma soprattutto questa terra possa appartenere anche ai poveri di spirito, agli afflitti, ai miti, a chi ha fame e sete di giustizia, ai misericordiosi, ai puri di cuore, agli operatori di pace, ai perseguitati per causa della giustizia.
Viva Gesù! Viva la vita!
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