Sono tutti concordi, tranne qualche pazzo: la lista contro l'aborto è un errore
Allora, vediamo se ho capito: Giuliano Ferrara al momento non è sostenuto dalla CEI, è stato giudicato un traditore da Berlusconi, viene osteggiato da CL, non è in linea con il Movimento per la vita, non viene appoggiato nemmeno dalla Binetti, figuriamoci dalla Sinistra. Non ho ben capito cosa ne pensi Casini, ma comunque ho capito che Ferrara con l'Udc non si trova a suo agio. L'atteggiamento generale di chi sparla di Ferrara è quello di considerarlo falso, opportunista, inaffidabile, ipocrita, spia e soprattutto antipatico. Chi invece apprezza la sua battaglia per la moratoria giudica avventata e priva di accortezza e di fair play politico la scelta di presentare una lista, prospettando il pericolo che un voto dato a Ferrara sia un voto perso.
Stando così le cose, perché invece a me questa iniziativa pare così dirompente? Perché per la prima volta mi sembra di poter dare un voto non solo utile, ma addirittura indispensabile? Di sicuro perché sono un fanatico. Un amico mi ha detto che sono attratto dalle scelte minoritarie, più minoritarie sono più mi affascinano. Forse non ha tutti i torti, ma questa volta non è il capriccio del bastian contrario. Questa volta ho l'impressione che se non voto in maniera ferma e inequivocabile per la vita, me ne pentirò. Sarà poco quel segnetto sulla scheda, ma non me la sento di perdere questa occasione. Votare per Ferrara per me significa dichiarare apertamente che sono contrario ad un mondo in cui esista qualcuno che può o è costretto ad arrogarsi il diritto di decidere quale vita sia degna di stare su questo mondo. Significa rivalutare la funzione formativa della famiglia, riabilitare la figura paterna, sforzarsi di creare un mondo migliore per le mie figlie.
Quali altre occasioni pubbliche avrò per affermare queste poche idee così importanti per la mia esistenza? Forse questa sarà l'unica, perciò non la perderò.
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