Piergiobbe
di Andrea Nepoti Goitan
sabato, dicembre 22, 2007
lunedì, dicembre 17, 2007
I film anticristiani non stanno in piedi

Paradossalmente, però, ne sono stato contento. Per la seconda volta, infatti (la prima è stata con il Codice da Vinci), il cinema ha reso giustizia a ciò che la carta stampata aveva subdolamente dissimulato. Solo il grande schermo, infatti, è stato in grado di mostrare l'inconsistenza di una storia che cerca di stravolgere, con intenti non proprio nobili, la naturale impalcatura di ogni buona trama: l'eterna lotta tra bene e male. Questo film, infatti, a differenza di ciò che era successo con le trasposizioni cinematografiche dei ben più solidi Tolkien e C.S.Lewis, non ha un vero male da rappresentare. Il ridicolo "magisterium" è "cattivo" solo perché vorrebbe impedire l'uso del "libero arbitrio". Ma quando si cerca di capire in cosa consista questa libertà negata, ci si trova di fronte all'apologia del più sciatto dei libertinaggi. Perciò, mancando un cattivo serio, crolla tutta l'impalcatura: gli stessi buoni appaiono privi di logica, il loro coraggio si trasforma in sconsideratezza, la loro rabbia in capriccio immotivato.
Viva il cinema dunque, che con la sua capacità di sintesi svela le brutte trame innaturali e prive di sapore. Non vedo l'ora di vedere le trasposizioni cinematografiche di Augias e Odifreddi...
PS: L'ho scritto anche su MyMovies e qualcuno non ha apprezzato...
Etichette: Cattofobia, cinema, Piergiorgio Odifreddi
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