Farsi insegnare dai giapponesi che siamo un grande popolo
C'è un grande film animato che resterà al cinema solo fino a domani, dopo quattro giorni intensi di proiezione in 200 sale italiane e poi via, rintracciabile solo in dvd o scaricandolo dalla rete.
Andatelo a vedere se riuscite perché ne vale veramente la pena. Si tratta di SI ALZA IL VENTO di Hayao Miyazaki, il grande maestro di film di animazione giapponese, autore fra gli altri di Il castello errante di Howl, La principessa Mononoke, La città incantata e di mitiche serie come Lupin III o Conan.
Il film racconta la storia di Jirō Horikoshi, ingegnere aeronautico giapponese, progettista, tra gli altri del mitico Mitsubishi A6M Zero, il caccia nipponico che si vede in tutti i grandi film sulle battaglie nel Pacifico durante la seconda guerra mondiale, l'aereo che per alcuni anni fece impazzire l'aviazione statunitense per la sua versatilità nelle manovre, e che spesso fu lo strumento usato dai kamikaze per infliggere colpi esiziali alle flotte nemiche.
Un film come questo, incentrato su un grande talento dell'ingegneria aeronautica, lustro del proprio paese durante la seconda guerra mondiale, sarebbe impossibile da noi dove una coltre di oblio si stende su quegli anni, solo perché dominati dal fascismo.
Così deve pensarci Miyazaki a ridarci un po' di orgoglio, introducendo la figura di Giovanni Battista Caproni, grande visionario dell'industria aeronautica d'inizio secolo. E' lui il nume tutelare del giovane Jirō, colui che con le sue invenzioni mirabolanti lo ispira e lo spinge alla realizzazione dei propri sogni.
Ma l'Italia del dopoguerra non celebrò le glorie di uno dei più grandi talenti espressi dall'industria italiana, la cui foto campeggiava insieme a quella dei fratelli Wright nello studio del presidente Roosvelt, anzi tutto si fece per ostacolarlo, togliendogli le commesse statali e accusandolo di collaborazionismo coi tedeschi, accusa da cui fu poi prosciolto.
Sfogliando Wikipedia su questo argomento i talenti italiani si sprecano, ma di loro rimane solo qualche pallido ricordo nella toponomastica locale.
Con il personale impegno di approfondirne le figure, elenco qui ingegneri e eroi dell'aviazione italiana, amareggiato perché li ho conosciuti non sfogliando i libri di storia miei o delle mie figlie, ma guardando un cartone animato giapponese, pieno di coraggio nel riconoscere i meriti di chi ha reso comunque grande la propria patria:
- Mario de Bernardi
- Carina Massone Negrone
- Mario Pezzi
- Giuseppe Gabrielli
- Arturo Ferrarin
- Francesco De Pinedo
- Guido Masiero
- Italo Balbo
- Alessandro Marchetti
- Roberto Longhi
- Pietro Magni
- Umberto Nobile
- Giovanni Pegna
- Celestino Rosatelli
- Sergio Stefanutti
- Pierluigi Torre
- Filippo Zappata
- Antonio Alessio
- Ermanno Bazzocchi
- Giovanni Casiraghi
- Mario Castoldi
- Gaetano Arturo Crocco
- Luigi Crocco
- Antonio Ferri
- Stelio Frati
- Natale Palli