
La
blogger umbra più simpatica della rete, qualche tempo fa,
commentò una delle tante notizie che i media si ingegnano a trovare per sottolineare la crudeltà, l'incoerenza o almeno la stupidità della Chiesa. Allora, cercai di risponderle come potevo. L'altra sera, Davide Rondoni, in una parrocchia alle pendici dei colli bolognesi, mi ha aperto una luminosa finestra su questo argomento, citando tra l'altro il più famoso di tutti gli umbri. Nel Cantico delle Creature, ha detto, dopo aver lodato il sole perché dà luce, la luna e le stelle per la loro chiarezza, il vento, l'acqua, il fuoco e la terra per tutte le loro preziose caratteristiche, San Francesco si sofferma sull'uomo, la mirabile creatura di Dio. E per quale peculiarità umana loda il Signore? Per la capacità di perdonare. E' il vero scarto, ha detto Rondoni, la vera rottura del rapporto causa-effetto. Chi subisce un torto desidera solo reagire, colpire, vendicarsi, ma il perdono rompe gli schemi e permette all'uomo, unico fra tutte le creature, di comportarsi diversamente da come il proprio istinto lo costringerebbe a fare.
Non trovo miglior modo per concludere, in questo blog, il 2008, anno orribile e funesto.Tanti auguri di buon Natale e di un felicissimo 2009.
Etichette: Davide Rondoni, San Francesco d'Assisi