Begli Amici...
Non potevo credere a ciò che leggevo, quando mi sono imbattuto in questo post di KATTOLICO PENSIERO. Ecco i fatti. Paola Binetti (cattolica, medico e docente universitario. Ex Presidente dell'associazione Scienza e Vita) e Luigi Bobba (leader dell'associazionismo. Ex Presidente delle Acli), scelgono di diffondere una lettera, scritta a quattro mani, per convicere i cattolici a votare per la Margherita. Ecco la lettera scaricabile sul sito di Luigi Bobba (anche per Claudio che non l'ha letta!):
LA NOSTRA SCELTA DI CREDENTI CANDIDATI NELLA MARGHERITA
Gentile Amica, caro Amico
siamo due persone – Paola Binetti e Luigi Bobba – che hanno deciso di mettersi in gioco il 9-10 aprile, accettando la candidatura al Senato nelle liste della Margherita.
E’ la prima volta che ci candidiamo e in questa scelta porteremo tutta intera la nostra storia personale, professionale e associativa; ma porteremo soprattutto la responsabilità di chi vuole promuovere il bene comune e vuole contribuire a realizzare “la giustizia come banco di prova della democrazia”. Ci ispiriamo a queste parole di Benedetto XVI, perché come cattolici non possiamo sottrarci a questa responsabilità.
Non dimentichiamo però che la giustizia è importante ma non basta; c’è bisogno di una carità che arrivi dove anche la politica più giusta non può spingersi. Per questo vogliamo lavorare insieme a tante altre associazioni ed organizzazioni che garantiscono contributi insostituibili alla costruzione di un Paese più giusto, dove tutti si possa vivere meglio.
Vorremmo trovare le ragioni per incoraggiare tutti i cattolici a mettere in gioco i propri talenti, come hanno fatto prima di noi i tanti che hanno segnato la storia, il costume e le istituzioni di questo Paese. Crediamo che possa ancora esistere una nuova idealità della politica e vogliamo provare a contaminarla di quei valori, di quelle proposte, di quei progetti che abbiamo cercato di incarnare nelle nostre precedenti responsabilità professionali e associative.
Abbiamo fatto questa scelta come cittadini e come credenti perché:
- ci sta a cuore la tutela della vita di ogni persona, dal concepimento fino al termine della morte naturale;
- ci sta a cuore la famiglia secondo il dettato dell’articolo 29 della Costituzione, sempre meno tutelata e sempre più sola nel far crescere i bambini e nel curare i più anziani;
- ci sta a cuore uno stato sociale che non lasci indietro nessuno, che ricominci ad
includere i più poveri ed i più esclusi: i nuovi poveri e i nuovi esclusi;- ci sta a cuore la promozione dei talenti, delle persone, dell’Italia che lavora e che fa impresa: puntiamo ad una innovazione tecnologica che sia vero fattore di sviluppo personale e sociale;
- ci sta a cuore una scuola che rispetti la libertà di scelta delle famiglie e che
consenta a tutti, anche a chi ha meno possibilità di reddito, di conseguire una solida formazione umana e professionale;- ci sta a cuore un sistema socio-sanitario integrato, che metta al centro la persona e non scarichi sulle famiglie i problemi più spinosi: un sistema
pienamente umano ed efficiente;- ci sta a cuore l’Europa come grande orizzonte di futuro, sogno intuito da Alcide De Gasperi, scenario effettivo per la vita e per i progetti di tutti i nostri
giovani; ci sta a cuore una nuova e grande missione del nostro Paese verso il Sud del mondo, verso l’Africa, per cercare di ridurre disuguaglianze inaccettabili e promuovere lavoro e sviluppo.
Per tutte queste ragioni abbiamo deciso di metterci in gioco con la Margherita. Abbiamo trovato in questa forza politica consonanze forti con i nostri valori ed i nostri intenti e ci siamo uniti a Francesco Rutelli per aiutarlo a creare intorno alla Margherita il consenso necessario per svolgere un ruolo di equilibrio nella coalizione di centrosinistra, collaborando con tutti per dare una forte spinta innovativa per il Governo del Paese. Riteniamo che la Margherita possa rappresentare adeguatamente le attese e le speranze di tante persone che vogliono attingere alle proprie radici cristiane per costruire una politica autenticamente riformatrice, che sono laiche ma rifuggono dalle tentazioni laiciste, che sono rispettose dell’autonomia delle realtà sociali e che guardano all’Europa come forza di pace in modo convinto.
Impegnati per la giustizia e animati da una concezione della politica come carità sociale, ti chiediamo di sostenerci con il tuo affetto e con il tuo voto. Puoi stare certo che il nostro impegno sarà eguale alla nostra passione di sempre.
Paola Binetti * e Luigi Bobba*
* Paola Binetti, medico, docente universitario. E’ stata Presidente dell’Associazione Scienza e Vita
** Luigi Bobba, leader dell’associazionismo. E’ stato Presidente nazionale delle ACLI
Non mi sembra che ci sia niente di "scandaloso". Sono giorni che non faccio altro che sentire esponenti della coalizione di Sinistra dire il loro parere su TAV, PACS, Eutanasia, Aborto, Fecondazione assistita (non ultimo D'Alema, stamattina da Santalmassi su Radio 24...), precisando che pur non facendo parte del programma dell'Unione, quelli saranno i temi su cui si batteranno quando saranno in Parlamento. Ma quando un cattolico dice la sua, precisando di avere quelle opinioni proprio perché credente, ecco che si scatena l'inferno:
- solita dichiarazione di Capezzone, che pubblico integralmente, perché mi piace tanto il suo humour:
Bobba/Binetti/Ulivo, Capezzone: oltre ai "Giovanardi di destra" ci sono anche "Giovanardi di sinistra"
Sui temi etici prove tecniche di "grosse koalition":
non per le riforme, ma contro di esse, Ds subalterni, Rosa nel Pugno unico presidio di laicità Roma, 27 marzo 2006
• Dichiarazione di Daniele Capezzone, della segreteria della Rosa nel pugno:
Le dichiarazioni odierne dei candidati Bobba e Binetti (non più solo della Margherita, ma ormai della lista unica Ds-Margherita, con i Ds che rischiano di essere subalterni ad una linea clericale, e addirittura di introiettarla, come dimostra la candidatura di Ignazio Marino) confermano un dato di fatto chiaro.
Oltre ai "Giovanardi di destra" esistono anche i "Giovanardi di sinistra": e gli uni e gli altri, qualunque sia l'esito delle elezioni, si preparano a "prove tecniche di Grosse Koalition Etica". Ma non per fare le riforme, bensì per impedirle, e per sancire una linea anti-laica,
anti-liberale, anti-choice.
Dinanzi a questo, il voto alla Camera e al Senato per la Rosa nel pugno rappresenta l'unica garanzia di una convinta difesa della laicità dello stato. - le precisazioni di Fassino, che riafferma di non essere da meno dei radicali sul tema della laicità!
- ma il meglio sono i commenti degli esponenti della Margherita (escluso Rutelli che giudica legittima l'iniziativa): Monaco: "No a un'ostentata etichetta cristiana in politica"; Rosy Bindi: la lettera è un eccesso di legittima difesa
Purtroppo non riesco a commentare meglio di così: begli amici...
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