Dialogo impossibile
E' vero. Leggendo l'editoriale di Giuliano Ferrara "Una legge impossibile per Eluana Englaro" è evidente la consapevolezza dell'impossibilità di un dialogo tra due concezioni del mondo così contrastanti. Da una parte chi ritiene sacra e inviolabile la vita, qualunque vita, dal concepimento alla morte naturale, dall'altra chi non fa un passo indietro dall'idea di poter disporre a piacere non solo della vita propria ma anche di quella di chi è più debole e indifeso, considerandolo un diritto inalienabile. Pur ammettendo la buona fede reciproca, è chiaro che le posizioni sono inconciliabili. E' per questo che la proposta del direttore del Foglio appare assai ragionevole, anche se al suo interno nasconde la riproposizione del conflitto. "Nessun malato o portatore di handicap può essere soppresso finché qualcuno nel mondo sia pronto a darsi per la sua amorevole cura.", questa la legge che propone Ferrara. Comporterebbe un'assunzione di responsabilità per i prolifer, mentre permetterebbe ai prochoice di non preoccuparsi delle conseguenze di una nascita indesiderata o di un handicap o di una malattia: bimbo, handicappato, malato sarebbero sempre accolti amorevolmente. Tuttavia, nessun prolifer sarebbe contento di vivere in una società che lega la sopravvivenza all'altruismo, senza sancire un principio generale di inviolabilità della vita, dall'altra nessun prochoice sarebbe contento di vivere in una società che viola suoi presunti diritti e affida il destino della vita alla pietà e alla solidarietà. No probabilmente neppure questa legge sarebbe sufficiente a sanare il conflitto.
Etichette: Eluana Englaro, eutanasia, Giuliano Ferrara
3 Commenti:
Buongiorno, Andrea, rispetto le tue idee, ma dissento rispettosamente. Credo che nessuno parli di sopprimere malati o handicappati. Detta così, sembra che siamo in un campo di concentramento nazista!
Buona giornata!
gatta susanna
Gentile Susanna,
ti ho risposto sul tuo blog, che ho molto apprezzato.
un saluto
Andrea
il conflitto è insanabile. però la proposta di ferrara è molto ragionevole. lo stiamo vedendo anche per eluana: le suore dell'istituto che l'hanno ospitata si sono offerte di accudirla, sollevando il padre da una cura che per lui, come è naturale, deve essere molto più dolorosa. saint-exupery diceva che il senso della vita è nel creare dei legami spirituali, un certo "ordinamento tra le cose" che solo l'uomo è capace di instaurare. credo che in questo momento storico ci sia bisogno come non mai di capire questa lezione.
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