Dante o Gay Pride?
Questa mattina, sotto le due torri, Davide Rondoni ha tenuto una lectura Dantis del XV dell'Inferno, il canto che ha per protagonista Brunetto Latini, maestro di Dante e condannato alle pene infernali per la sua sodomia. L'intento provocatorio di tale iniziativa stava nella concomitanza con il Bologna pride, manifestazione in corso in questo momento sotto le mie finestre e di cui confesso di non capire il senso. Comprensibile e tutt'altro che polemico è invece stato il commento di Rondoni, il quale ha affermato che dovremmo tutti prendere a modello l'Alighieri capace di giudicare il valore di un uomo a prescindere dalla sua sessualità. A me piacerebbe una riconciliazione, ma ho come l'impressione che si sia scavata una frattura profonda tra chi rivendica diritti sempre più capricciosi e chi non ha più voglia di concedere niente.
Qualche foto per chi non c'era:
Etichette: Dante Alighieri, Davide Rondoni
4 Commenti:
Ma come mi sei diventato democratico!!!!!
Comunque sono completamente d'accordo con te, Rondoni e l'Alighieri sul giudicare il valore di un uomo a prescindere dalla sua sessualità
e soprattutto sul bosogno di dialogo.
Non esageriamo.
Comunque, il discorso non vale solo per l'omofobia, ma tanto più per l'omofilia propugnata dalla cultura gay, per la quale essere "diversi" è già, di per se stesso, un titolo di merito.
Ho un amico preoccupato per la mia deriva moderata... ha ragione: faccio fatica, soprattutto dopo il ruolo di subalternità in cui sono stati relegati i cattolici, a dare piena fiducia al governo Berlusconi. Vedremo.
Mi domando ... per quale motivo chi sa bene cosa vuole dalla vita - matrimoni indissolubili, scelte di maternità consapevoli, scelte sessuali chiare e "normali" - ha la necessità di richiedere delle leggi dello stato che lo rassicurano sulla giustezza e la fondatezza delle proprie scelte. Se io fossi sicura di essere nel giusto, non avrei timore di chi la pensa diversamente da me; non mi sentirei minacciato da un comportamento che si discosta dalla mia dotttrina. Io penso che un mondo che ci vuole tutti uguali, sicuri, capaci solamente di scelte giuste sia un mondo ad una dimensione, che non può esistere...che non ha ragione di esistere. Io vorrei intorno a me della gente diversa da me e rispettosa della diversità.
Intendiamoci, io penso che nel tuo blog, tu scriva delle cose interessanti e anche condivisibili, che tu sia una persona brillante .... ma talvolta usi la tua mente brillante per degli assiomi poco condivisibili. Dire che il matrimonio su commissione sia più "civile" del matrimonio fatto per amore, solo perchè è funzionale alla tua idea di indossolubilità del matrimonio???!!! Ma come ti viene in mente? Il medioevo (epoca di meraviglie architettoniche e di buio oscurantismo dell'anima) per fortuna è passato e per fortuna la coscienza di ciascuno di noi ha fatto passi da gigante: se no avremmo ancora i servi della gleba che mangiano terra e patate per far vivere bene i signori che si sposavano su commissione, e potevano permettersi di mancare di rispetto alla propria moglie lodando le bellezze angelicate di Beatrice, alla facciaccia di chi gli aveva partorito 4 figli (mettendo a rischio la sua vita per 4 volte).
Ciao
Carissimo Raskolnikov,
mi sembra sia tu a sentirti sicuro di essere nel giusto. Per questo pretendi che lo Stato riconosca, attraverso leggi pubbliche, la giustezza delle tue idee, che rispecchi la tua visione del mondo. Così fan tutti, ma nella tua visione del mondo i cattolici devono starsene zitti in un angolino, riflettendo a bassa voce sulle cose che ritengono giuste. Che tu non sia d'accordo con me è legittimo, ma che tu mi chieda di non lottare pubblicamente per ciò che ritengo giusto, mi fa un po' paura. Per quanto riguarda il Medioevo, sappi che anche la scienza storica ha fatto passi da gigante, e sono ormai pochi coloro che hanno di quel periodo un'idea, questa sì un po' retrograda, quale quella che si affaccia dalle tue parole. Ti consiglio la lettura di un bel libro di quel "retrogrado, oscurantista" di Papa Benedetto XVI, "Europa. I suoi fondamenti oggi e domani", per cominciare ad avere un'idea diversa sulla tanto vituperata età di mezzo.
Grazie comunque per i complimenti che non merito. Ci sarebbe tanto da dire e, se me lo concederai, spero di avere ancora la possibilità di continuare a farlo, liberamente.
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