Il dito nella piaga
Copio e incollo da Wikipedia:
Il 19 luglio 1989 viene costituito un governo-ombra ispirato al modello inglese dello shadow-cabinet, per meglio esplicitare l'alternativa di governo che il PCI intendeva rappresentare.
* Achille Occhetto - Presidente del Consiglio
* Gianni Pellicani - coordinatore
* Aldo Tortorella - Interni
* Giorgio Napolitano - Esteri
* Alfredo Reichlin - Economia
* Stefano Rodotà - Giustizia
* Gianni Cervetti - Difesa
* Sergio Segre - Europa
* Filippo Cavazzuti - Tesoro
* Vincenzo Visco - Finanze
* Gianfranco Borghini - Industria
* Sergio Garavini - Infrastrutture e Servizi a Rete
* Ada Becchi - Territorio-casa
* Giovanni Berlinguer - Sanità
* Chicco Testa - Ambiente
* Aureliana Alberici - Scuola
* Edoardo Vesentini - Ricerca
* Ettore Scola - Spettacolo
* Adalberto Minucci - Lavoro
* Carla Barbarella - Agricoltura
più incarichi speciali per i problemi dei giovani (Grazia Zuffa), i problemi delle donne (Romana Bianchi) e per la lotta agli stupefacenti (Luigi Cancrini).
E' da ieri che penso a questo governo-ombra. Quando Occhetto lo propose, 19 anni fa, confesso che mi piacque l'idea. Mi illusi che, da un partito comunista cambiato, potessimo ottenere la modernità che vedevo in tutta Europa. Sperai che chi fino ad allora era stato costretto a non governare (per contigenze storiche negative e contrarie...), fosse pronto ad assumere con coraggio il timone di un paese che non mi piaceva.
Sono passati quasi vent'anni e dopo la giornata di ieri posso dire con definitiva certezza che la sinistra non solo non ci ha portato nessuna modernità. Ma che, al contrario, la leggenda che voleva, tra le fila del vecchio PCI, statisti di calibro europeo, impossibilitati ad esprimersi per un complotto (lo stesso rievocato in questi giorni da Diliberto...) è stata definitivamente smentita. La realtà è una sola: la sinistra italiana non sa governare.
Mi auguro davvero, come fa Ferrara, che ne abbia preso atto anche Veltroni e che il suo desiderio di liberarsi da chi non è capace di governare una democrazia lo spinga a scelte nuove e coraggiose.
Etichette: Giuliano Ferrara, Partito comunista, Walter Veltroni
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