Il coraggio dei professori
Francesco Ruffini, diritto ecclesiastico, Torino
Mario Carrara, medicina legale, Torino
Lionello Venturi, storia dell'arte, Torino
Gaetano De Sanctis, storia antica, Roma
Piero Martinetti, filosofia, Milano
Bartolo Nigrisoli, medicina, Bologna
Ernesto Bonaiuti, teologia, Roma
Giorgio Errera, chimica, Pavia
Vito Volterra, matematica, Roma
Giorgio Levi Della Vida, orientalista, Roma
Edoardo Ruffini Avondo, diritto, Torino
Fabio Luzzato, diritto civile, Milano
Questa è la lista degli unici 12 professori universitari che, nel 1931, scelsero di non giurare fedeltà al fascismo. 12 in tutta Italia. Io credo che sia offensivo, come ha fatto Pannella, paragonarli ai 67 della Sapienza, di cui non so nulla ma che mi sono sembrati tutto tranne che coraggiosi. Nessuna conseguenza per il loro delirio, anzi un'altrimenti irraggiungibile ribalta mediatica. La certezza dell'impunità: se qualcuno mettesse in discussione la loro idoneità all'insegnamento, si rievocherebbe l'inquisizione. Nessun coraggio quindi, oggi come nel 1931, i professori universitari si ancorano stabilmente alla loro poltrona, giurano fedeltà al laicismo, firmando la lettera contro il Papa, o non facendone una altrettanto forte a favore. Rispettiamo perciò la memoria di quegli unici 12 coraggiosi: da 77 anni a questa parte non se ne sono trovati molti altri all'interno dell'università italiana.
Etichette: Benedetto XVI, università
3 Commenti:
ottimo.
Mi scusi, ma delirante mi paiono le sue considerazioni. A quale "giuramento di fedeltà al laicismo" si riferisce? Di quale crimine accusa gli estensori di un documento che legittimamente espone un dissenso? Lei si spinge sino a vaneggiare di addirittura di "impunità". I professori di fisica come ragazzini insolenti che si permettono di opporsi all'Autorità? Mi pare invece che il riferimento di Pannella sia del tutto condivisibile. Peraltro non si tratta di un paragone ma di un'affermazione più sfumata e dubitativa... ("Oggi quei 12 professori forse potremmo ritrovarli, almeno in parte...").
La scuso signor Di Benedetto. Però sono colpito dall'ostinazione nel difendere l'indifendibile. Il paragone di Pannella (per quanto "sfumato e dubitativo"?) mi è sembrato obbiettivamente non calzante. I 12 del 1931 persero la cattedra e furono emarginati dal mondo accademico fino alla caduta del fascismo. Non credo che nessuno impedirà a questi 67 di continuare a trasmettere i loro laicissimi e incivili "valori" d'intolleranza.
Cordialmente
PS: grazie Etendard
Posta un commento
Iscriviti a Commenti sul post [Atom]
<< Home page