Ma ci fate o ci siete?
Un amico laico ha pubblicato su FB questa analisi dell'operato del nostro Premier apparsa sul blog Vibrisse.
Ora, a parte i catastrofismi, che non condivido, il blogger arriva sostanzialmente alle stesse conclusioni cui sono arrivato io, ovvero che l'intervento del Governo, giunto con grande ritardo, si spiega non come un afflato etico, ma come uno strumento per ottenere un risultato politico. L'obbiettivo, a mio avviso, non era la svolta autoritaria sospettata da Vibrisse, ma piuttosto, come ho già scritto, quello di ridurre la Chiesa e il mondo cattolico a una setta di integralisti bisognosa dell'ombrello di Berlusconi e completamente invischiata col governo di centrodestra. Comunque sia, come riconosce anche Vibrisse, l'unico strumento per ottenere che Berlusconi non raggiungesse i suoi scopi era tenere in vita Eluana. Allora chiedo al mondo laico: perché avete permesso in maniera plebiscitaria che Eluana morisse? Siete masochisti o la decisione di far morire Eluana era più importante del consegnare il paese nelle mani di un presunto dittatore? Non siate ipocriti, è stato comodo essere complici del Governo, facendo finta di dissentire dal premier, perché pure voi lo sapevate che per Eluana non c'era più scampo e, in fondo, togliersi dai piedi quei noiosi rompiscatole dei cattolici era un'occasione troppo ghiotta. Obbiettivo raggiunto.
Etichette: Chiesa, Eluana Englaro, eutanasia
4 Commenti:
Non è una questione bieca come la presenti tu...
È una questione di principi, è giusto imporre una non-vita a una persona come eluana? Secondo me no. Dal poco che ho letto secondo te sì.
La differenza tra i nostri punti di vista è che il mio comprende il tuo: se una persona ha fede nel miracolo del risveglio nessuno la obbliga a morire, il tuo, al contrario, impone a tutti (anche a coloro che fede non hanno) di seguire regole dettate da altri.
Il problema del nostro paese è che questi temi "scomodi" perché generano enormi polarizzazioni non vengono affrontati con serenità e in tempi non sospetti dai nostri (inadeguati) politici, ma vengono affrontati solo quando la cronaca lo impone.
Caro anonimo (ma almeno uno pseudonimo potevi metterlo...), purtroppo credo che la questione sia estremamente bieca. Ti rigiro la domanda: è giusto imporre la morte (io lo traduco uccidere, ma tu usa pure tutti i neologismi che preferisci) una persona come Eluana? Vedi bene che impostata così la tua stessa domanda diventa tragica e il tuo atteggiamento nient'affatto liberale, ma piuttosto disumano... Ma concordo con te: impostare in questo modo il dialogo è controproducente. Parliamone, mettiamo a confronto le nostre posizioni, sono sicuro che avremo molte più cose in comune di quante pensiamo. Ricordiamoci però di mettere da parte i nostri pregiudizi (tipo la mia posizione è più liberale della tua) perché non portano da nessuna parte.
Cordialmente
Andrea
io non ho "permesso" che eluana morisse, semplicemente ho "rispettato" la decisione del padre (che in mancanza di una volontà precisa dell'interessata è la persona che ha più diritto di parlare)
aggiungo: ti pare liberale che un governo decida che se io non posso parlare per me, debba continuare ad essere nutrita artificialmente? nel 2005 forza italia lasciava la scelta ai parenti...
se io finissi in coma e (perché impossibile che mi riprenda, o che mi riprenda con gravi danni) non volessi - come non voglio - essere nutrita artificialmente, perché il governo deve decidere per me che invece io devo essere tenuta in vita?
aggiungo: la vicenda Englaro è nota da anni...tutta 'sta fretta PROPRIO all'ultimo? che strano...a pensa' male...
Cara Fulvia, però, pensa il paradosso: i laici italiani sono talmente rispettosi che pur di salvaguardare la presunta volontà della povera Eluana, sacrificano il paese al delirio dittatoriale di Silvio Berlusconi...
Comunque, è vero: l'intervento di Berlusconi è stato solo strumentale, di Eluana non gliene poteva fregare di meno e ha agito quando ormai non c'era più speranza che si potesse salvare. Peccato...
Anch'io sono contro l'accanimento terapeutico, ma credo debba decidere caso per caso il medico, magari confrontandosi coi parenti. Introdurre l'ennesima legge non credo risolverà il problema per il meglio.
Vedremo...
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