A forza di pensarci...
Dai e dai, a forza di pensarci, a forza di parlarne, finalmente sono riuscito a mettere a fuoco quel che mi dà veramente fastidio. Non sopporto più l'individualismo. Non sopporto più che qualsiasi argomento venga affrontato soltanto ponendosi al centro e tentando di eliminare tutto ciò che può mettere a repentaglio l'equilibrio raggiunto. Perciò non sopporto più ragionamenti tipo: il dolore mi dà fastidio, lo elimino; non sopporto la morte, non ne parlo; il bimbo che ho in pancia è un problema, lo abortisco; il malato che rantola turba i miei sonni, opto per l'eutanasia; un amico mi tradisce, lo dimentico; litigo con mia moglie, divorzio. Insomma, questa frenesia di potare tutto ciò che è diverso da ciò che crediamo vada bene per noi, è così triste, banale, poco fantasiosa, che sono contento di non condividerla.
Saluti notturni. Andrea.
Update della domenica mattina:
1) Nel sito Liberté politique.com è possibile SOSTENERE IL GRANDUCA ENRICO DI LUSSEMBURGO che si è rifiutato di ratificare leggi che introducano nel suo paese l'eutanasia e il suicidio assistito.
2) L'amico Guglielmo Piombini ha pubblicato(anche sul Domenicale)una bella recensione del libro di Massimiliano Fiorin "La fabbrica dei divorzi".
Etichette: aborto, divorzio, eutanasia, Guglielmo Piombini, Massimiliano Fiorin, matrimonio
2 Commenti:
il mondo ha bisogno dei tuoi pensieri, andrea. quindi questo equlibrio individualista che hai raggiunto scrivendo un post ogni tanto è triste, banale, poco fantasioso e in ultima analisi non è più sopportabile. devi scrivere di più! ;-)
buona domenica
Grazie Alessandro.
Una buona Domenica anche a te.
Posta un commento
Iscriviti a Commenti sul post [Atom]
<< Home page