giovedì, novembre 10, 2005

Giustizia e legalità

Pubblico qui alcune considerazioni scaturite da un post del mio amico Claude.
"Caro Claude, il problema sta tutto qui: la Giustizia ha poco a che fare con la legalità.
Però, noi cattolici, tutti i cristiani, tutti coloro che hanno una fede religiosa, lo stesso M.L.King che quel qualcuno più esperto di te sbandiera, sappiamo da dove provenga l'unica vera Giustizia. Gli altri come fanno a distinguere le due cose?
Se il punto di partenza è mutevole, incerto, in balia del caso e del tempo, come diavolo si può distinguere il giusto dal legale? Cofferati perciò è coerente: da ateo sostiene che l'unico bene è rappresentato dalla e nella legge. Se la legge non risolve i problemi, si cambi la legge, ma, per cortesia, non si osi parlare di Giustizia!"
(...)
Io comunque non riesco ancora a capire da dove partano (gli atei)...
Va bene la legge naturale, ma se valesse per tutti, come sarebbe possibile l'aborto, il controllo delle nascite, la pena di morte, ecc. ecc.?
Tutti, naturalmente, hanno, diciamo così, una personale idea di cosa sia giusto o ingiusto (spesso acquisita in oratorio...), ma per i laici questi concetti non sono assoluti e immutabili. Infatti possono variare a seconda dell'epoca storica, delle circostanze, dell'utilità. Se sono quindi concetti individuali e variabili, in pratica non valgono niente. Di qui il famoso relativismo che a questo punto è molto più onesto dell'invocare una fantomatica giustizia, basata sul nulla...
Visto che anche il più idiota degli uomini capisce che, relativizzando tutto, non solo è impossibile la convivenza civile, ma si è destinati ad un inevitabile rovina della società, si è affidato alla sola legge il compito di guidare l'umanità.
Purtroppo però, nascondendosi dietro la pericolosa illusione di essere "uguale per tutti", la legge, da strumento per regolare i rapporti umani, è stata trasformata in un idolo in grado di salvaguardare i diritti di ogni persona.
E di quanto ciò sia dannoso ne è prova, ad esempio, la pretesa di usare la legge per far punire anche il più piccolo torto, o presunto torto ricevuto, preferendo spendere in avvocati che tentare pacifiche conciliazioni con parenti o vicini di casa (mi dicono che il mestiere di "avvocato dei condomini" è quotatissimo!). Ne è prova anche l'ostinazione legalista del sindaco che paradossalmente fa passare il concetto che "per cambiare la legge bisogna applicarla!".
Sì perché a differenza della vera Giustizia, la legge naturalmente è mutabile, per cui è relativa. E quindi in sostanza non contiene nessun valore. Ma questo non si può dire perché chi ha fatto della legge un dio minore sostiene che per fare le leggi ci si debba comportare con un etica (derivante da dove, nessuno lo sa, visto che un'etica laica è di fatto relativa e perciò non si basa su verità assolute...). Così dopo aver fatto uscire i valori dalla porta, cercando di rendere neutra la legge, li si fa rientrare dalla finestra. E improvvisamente si ricomincia a parlare di giustizia: perciò è legale, ma ingiusto che Berlusconi faccia leggi ad personam, è legale, ma ingiusto che Cofferati usi le ruspe, è legale ma ingiusto che si vendano le armi, ecc. Salvo poi inorridire quando si prova a dire che sono legali, ma ingiusti il divorzio, l'aborto, la fecondazione assistita, considerati "sacre" conquiste della moderna società.
Ma cosa ce ne facciamo di questa giustizia, ancora una volta relativa, mutabile, individuale, basata sul nulla, uguale alla legge di cui dovrebbe essere il contraltare?
Davvero nulla, io credo.

Etichette: ,

3 Commenti:

Blogger etendard ha detto...

Questo commento è stato eliminato da un amministratore del blog.

10/11/05 23:31  
Blogger etendard ha detto...

Un mio amico direbbe che il tuo post è "retto, diretto e corretto". Per cui, lo copio e lo incollo, citandone la fonte ovviamente, e lo inserisco nel mio blog.
Ti andrebbe di iscriverti a Tocqueville - La città dei liberi?

11/11/05 00:04  
Blogger Piergiobbe ha detto...

A Mike
Grazie per il gradito apprezzamento e la pubblicazione sul tuo blog. Grazie anche per l'invito a Tocqueville. Ci penserò.
saluti

12/11/05 09:36  

Posta un commento

Iscriviti a Commenti sul post [Atom]

<< Home page

  • LA MIA PAGINA SU FACEBOOK
  • MIA RASSEGNA STAMPA
  • IL SUSSIDIARIO.NET
  • ASIANEWS
  • DEUS CARITAS EST
  • SPE SALVI
  • LETTERA DEL SANTO PADRE AI VESCOVI, AI PRESBITERI, ALLE PERSONE CONSACRATE E AI FEDELI LAICI DELLA CHIESA CATTOLICA NELLA REPUBBLICA POPOLARE CINESE
  • Motu Proprio Summorum Pontificum sulla "Liturgia romana anteriore alla riforma del 1970"
  • SOSTEGNO AL GRAN DUCA DEL LUSSEMBURGO
  • INSEGNANTI E GENITORI: NO ALLO STATO CHE DROGA. UNA RACCOLTA DI FIRME PER IL BENE DEI NOSTRI FIGLI
  • IL COVENANT MARRIAGE
  • IL REPLICANTE
  • CATIA L'HA VISTO
  • PALADINI DELL'OCCIDENTE
  • Il Blog di Costanza Miriano
  • 40 per 40
  • Diario di bordo Il blog di Claudio Risé
  • Claudio Risé
  • in particolare la pagina:"documento per il padre"
  • Libreria del Ponte
  • Tempi
  • Lo Straniero di Antonio Socci
  • Fatti sentire
  • Papa Ratzinger blog [5]
  • Sacri Palazzi di Andrea Tornielli
  • Cara Irma...
  • La Z di Zoro
  • Free Your Mind di Fulvia Leopardi
  • CUORE DI CHINA
  • IL LUNGO ADDIO
  • LE BLOG DE NEPO...
  • PALAZZO APOSTOLICO di Paolo Rodari
  • RADICICRISTIANE
  • KATTOLIKO PENSIERO
  • CROSSROADS
  • ALEF
  • IL FILO A PIOMBO
  • ETENDARD
  • L'ORA DEL VESPRO
  • Il Foglio
  • Il Foglio: lista per la moratoria
  • Giovanni Salizzoni
  • Claudio Risé
  • Francesco Agnoli
  • Mammestufe di Diana Zancheddu
  • Olimpia Tarzia
  • Lista Ferrara Lombardia
  • Lista Ferrara Liguria
  • Loris Brunetta
  • Giorgio Gibertini
  • Matilde Leonardi
  • Elisabetta Pittino, Stefano Savoldi e Paolo Picco,
  • Francesca Talamucci
  • Marco Tumbiolo
  • Passaggio al bosco
  • Maschi selvatici
  • Carlo Melina
  • Asianews: dossier moratoria
  • CAV ambrosiano
  • Movimento per la vita
  • Associazione Comunità Papa Giovanni XXIII
  • S.A.V. Bologna
  • BIOS Bologna