Risposta a Claude dopo la lettura dell'intervista al Cardinal Martini
Caro Claude,
prima di entrare nel merito dell’intervista, vorrei parlarti della notizia.
Come potevo rallegrarmi del fatto che uno stimatissimo Cardinale, una delle persone più apprezzate all’interno della Chiesa, venisse intervistato da uno scienziato su temi a dir poco spinosi, sull’Espresso, giornale fazioso, radical-chic e schierato da sempre su posizioni anticlericali ? Il rischio di strumentalizzazione era lampante: qualunque cosa avesse detto, in realtà, il Cardinale, sarebbe comunque stata presa per una revisione di quelle ferme posizioni espresse dal Papa e dal Magistero sui temi della vita e della sessualità. Parlo anche da cattolico che non ha votato per il referendum sulla procreazione assistita e che ha scelto un partito cattolico alle politiche, anche per la fermezza nel difendere le posizioni espresse dalla Chiesa su questi temi. Se il Cardinal Martini insinuava il dubbio dove credevo ci fossero poche ma sacrosante certezze, un poco mi sentivo vacillare… ma ho retto, pensando che le vie del Signore fossero infinite e che l’intervista avesse una finalità apostolica, anche se rilasciata nella “tana del diavolo”. Con questo animo ho iniziato la lettura…
Ho letto.
Sottolineo solo alcuni passaggi:
1) mi sono stufato dei “casi limite”: sono i veri tarli di ogni scelta morale, le iperboliche eccezioni che invece di confermare saggiamente la regola diventano i magli con cui distruggerla…
2) che cos’è un ”ovocita allo stadio dei due pronuclei” ? Se è comunque uno stadio successivo al concepimento, equivale all’embrione: è vita.
3) sono perplesso su questa frase del Cardinale: “Mi pare anche che quanto lei propone (congelamento dell’”ovocita allo stadio dei due pronuclei”, ndr ) permetterebbe il superamento di quel rifiuto di ogni forma di fecondazione artificiale che è ancora presente in non pochi ambienti e che produce un doloroso divario tra la prassi ammessa comunemente dalla gente e anche sancita dalle leggi e l’atteggiamento almeno teorico di molti credenti” (Che vuol dire? Spero non si intenda che molti credenti sono dei beoti ipocriti e creduloni e che li si può raggirare congelando un embrione un attimo prima che lo diventi?)
4) per l’eterologa ci salviamo solo grazie all’inviolabile tabù del "trauma psicologico" dei bimbi nati con questa tecnica aberrante… Era l’ultimo dei miei pensieri, ma per fortuna stavolta è utile…
5) non riesco a capire neanche questa precisazione riguardo all’aborto: “La vita fisica va dunque rispettata e difesa, ma non è il valore supremo e assoluto” (ma come?)
6) sui preservativi come male minore rimando tutti al pluricitato post di Slowhand e faccio una considerazione: non è razzista considerare gli Africani così poco evoluti da non capire concetti quali l’astinenza e la fedeltà? e comunque ho l’impressione che la condomizzazione dell’Africa sia una delle peggiori atrocità che pesano sull’occidente.
Saluti
Etichette: aids, Carlo Maria Martini
5 Commenti:
La tua paura dell'Espresso e' a dir poco ridicola: un cardinale come Martini penso non si faccia fregare cosi' facilmente, e poi mi pare una posizione davvero faziosa: non si puo' parlare al nemico!!!! ma dai!!!!!
Per i contenuti rispondo punto per punto:
1) i casi limite: mi pare che Martini ne parli non per giustificare tutto ma anzi proprio per dire che la regola e' una, per i casi limite bisogna affidarsi alla carita' e vedere caso per caso.
2) non so neanch'io, ne' mi pare Martini, cos'e' un'ovocita, ma si evince che non e' uno stadio successivo al concepimeno o almeno e' precedente alla fusione dei DNA quindi si puo' (ma va approfondito) definere non vita
3) la frase non e' molto chiara comunque penso voglia sempre dire che se si tratta di pre vita si puo' pensare anche alla fecondazione assistita, da condannare invece se si vanno a manipolare esseri viventi.
4) Qual era il tuo primo problema per l'eterologa? fra l'altro non parla solo dei bambini ma anche delle coppie che diventano piu' instabili
5) Non hai letto tutto: la vita non e' valore assoluto in quanto c'e' un dopo la vita, il valore assoluto e' "la vita eterna che Dio promette all'uomo"
6) Molto rumore si e' fatto su questa affermazione ma Martini dice solo che e' un male minore, quindi male e scelta estrema, non giustifica nulla. Insistere pero' sempre sull'astinenza e la fedelta' non mi sembra cosi' produttivo, certo sono metodi efficaci, ma sopratutto l'astinenza non richiedibili a tutti: ad es. si parla di coppie in cui uno dei due e' sieropositivo, si puo' consigliare l'astinenza? anche a un non credente? non credo che gli africani non ci possano arrivare, ma sono concetti molto personali che prevedono un cammino personale, non si puo' propagandare la fedelta', si puo' spiegare, si puo' aiutare ma ninete di piu'. E "che la condomizzazione dell’Africa sia una delle peggiori atrocità che pesano sull’occidente" e' un concetto difficile da digerire dopo quello che ha fatto il colonialismo e l'attuale sfruttamento, dai medicinali negati al latte in polvere...
Caro Claude lascio la parola a Mons. Sgreccia (su KATTOLICO PENSIERO): http://kattolikamente.splinder.com/post/7852727/Sgreccia+d%C3%A0+lezione+al+Cardinale+Martini
"Parlando sull'uso del preservativo, incluso il caso di AIDS, Sgreccia ricorda che scientificamente non garantisce una protezione completa e quindi il modo più efficace per la prevenzione è quello di un uso retto della sessualità, che include la castità e la fedeltà"
Quindi per le coppie sposate resta solo la castita' cioe', in questo caso, l'astinenza
Ricordiamo che quanto detto da Sgreccia è stato affermato anche dall'UNICEF,
e che l'unico paese africano che ha fatto regredire l'AIDS è stato l'Uganda applicando il metodo ABC
( abstinence, chastity, condom)
Quindi anche il condom come male minore
Caro Claude,
non fare il furbo. La Chiesa si oppone all'uso del preservativo a prescindere dalla malattia: perciò se sei cattolico, malato o non malato, se non vuoi aver figli l'unico cosa seria e coerente da fare è restare casto.
La Chiesa non ha il compito di proporre terapie per la guarigione dalle malattie, questo dovrebbe essere un compito dei medici e degli scienziati, i quali invece, con la condomizzazione hanno massacrato l'Africa! Non è certo merito (né tantomeno colpa) della Chiesa se ciò che da sempre proclama giusto per una sessualità veramente umana, ovvero la Purezza, si rivela anche il miglior sistema per sconfiggere una tragica epidemia.
saluti
Nepo, non penso che la tua frase sia corretta:
"perciò se sei cattolico, malato o non malato, se non vuoi aver figli l'unico cosa seria e coerente da fare è restare casto."
Cito il Catechismo della Chiesa Cattolica 1660:
"L'alleanza matrimoniale ... per sua natura è ordinata al bene dei coniugi così come alla generazione e all'educazione della prole"
I vecchi documenti del magistero che dicevano "il fine del matrimonio è la prole" sono stati superati.
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