Giorno decimoprimo: martedì 24 marzo

Oggi c'è stata qualche bella telefonata con alcuni clienti.
Alcuni molto provati dall'epidemia come Giovanni a Soragna, dove muoiono 2/3 persone al giorno e le campane a morto rintoccano quotidianamente; altri allietati dall'arrivo di una nuova nipotina, come Maria di Guastalla o pieni di entusiasmo per cosa fare nel prossimo futuro come Sara di Forlì.
Il magazzino di Cinisello rimane aperto, ma il fatturato è sotto i piedi... Speriamo ci diano comunque qualcosa per continuare a fare la spesa, mentre ancora mascherine, guanti e disinfettanti non sono disponibili. Che vergogna!
Catia è ora fuori a fare un po' di acquisti necessari, anche lei bardata come un palombaro, ma questi sono i tempi strani in cui stiamo vivendo.
Coll'amico e collega Luca si fa a gara a chi è più bravo nel ripetere tutte le notizie complottistiche che viaggiano sul web. Al di là del fatto che siano più o meno vere, cosa che non sapremo mai, spero davvero che non ce le tolgano perché fanno passare il tempo con l'illusione di essere informati e pienamente coinvolti nelle tristi vicende che ci circondano.
Il parroco propone di scrivere qualche riga sulla nostra esperienza. Ci sottopone quattro quesiti che riporto:

1. Quando è stato (se c'è stato) il primo momento in cui mi sono davvero preoccupato per l'emergenza sanitaria e ho intuito la gravità della situazione?
2. Qual è l'aspetto che ho trovato più difficile nelle misure di distanziamento sociale e/o nella quarantena?
3. In cosa mi sono radicato per vivere bene questi giorni?
4. Qual è una cosa bella che ho sperimentato o un motivo di speranza per l'avvenire?

Belle domande e mi ripropongo di pensarci e magari scrivere qualche risposta che eventualmente pubblicherò anche qui.

24/03/20	Infettettati	Diff	Morti	Diff	Guariti	Diff
Mondo	372.757	39.822	16.231	1.721		0
Italia	54.030	3.612	6.820	743	8.326	894
Emilia Romagna	7.711	491	985	93	558	135
Bologna prov.	968	135		0		0
Fermo prov.	139	6		0		0

La foto di oggi: